Gli effetti della peste suina in Cina, come previsto da omeganews.info

di Angelo De Giuli

Da settembre di questo anno le cronache giornalistiche hanno improvvisamente accentuato la loro attenzione verso il settore suinicolo cinese e la sciagura che lo ha colpito, la peste suina.

Ad oggi, si stima che la popolazione cinese di suini sia calata del 25%, con pessime prospettive di soluzione del problema. La conseguenza è un rincaro dei prezzi all’ingrosso di detta carne e il drenaggio della stessa dai mercati mondiali dovuto all’accresciuta richiesta cinese.

Si ha, tuttavia, l’impressione che, senza la diffusa malattia che ha pesantemente colpito gli animali cinesi e che l’ha fatta pesantemente emergere, tutta l’intera problematica delle ricadute sull’economia internazionale sarebbe rimasta sottotraccia ed i pochi organi di stampa che segnalavano il fenomeno “vox clamnans in deserto”.

Come si ricorderà, <omeganews.info> ha approfondito le dinamiche delle relazioni internazionali specifiche per il settore suinicolo con gli articoli http://www.omeganews.info/?p=4232 del 17/10/2019 ed il successivo http://www.omeganews.info/?p=4273 del 16/11, sebbene inseriti in un filone di analisi più ampio relativo agli effetti del combinato disposto globalizzazione – consumismo.

Quanto si sosteneva in quegli articoli si riscontra nella realtà raccontata dai giornali in questi ultimi due mesi: aumento del prezzo all’ingrosso della carne suina sui mercati internazionali, scarsità di materia prima per i trasformatori di carne di maiale dei principali Paesi occidentali dovuta all’impennata delle esportazioni suinicole da essi verso la Cina, turbolenze sui mercati obbligazionari cinesi e tensione sul cambio dello yuan, cambio di strategie nelle politiche commerciali cinesi per garantire l’approvvigionamento di animali e carne macellata. In una parola, lo stretto controllo cinese del mercato del comparto legato alla carne suina.

A corredo di quanto sopra risulta interessante la lettura dei seguenti articoli, selezionati tra i numerosi comparsi in rete.

Gli effetti negativi sulla filiera suinicola in Italia: https://www.linkiesta.it/it/article/2019/11/29/cina-maiale-peste-suina-export-costo/44539/, del 29/11/2019. Si lamenta la scarsità ed il costo della materia prima dovuti al fatto che gli allevatori preferiscono esportare in Cina i loro capi, essendo ivi più consistente la domanda a prezzi elevati, data la scarsità causata dalla peste.

La Cina apre una breccia nel muro delle sanzioni verso gli USA; l’importanza del settore suino è tale per cui l’Impero Celeste deve aggiustare la sua politica estera e commerciale. https://www.huffingtonpost.it/entry/disgelo-alimentare-tra-usa-e-cina-pechino-compra-soia-e-carne-di-maiale-dagli-stati-uniti_it_5d8c74e9e4b0ac3cdda35e01, del 26/9/2019.

Negli USA, nazione grande consumatrice di carne di maiale, l’aumento dei prezzi all’ingrosso si sta trasferendo sui prezzi al consumo. https://www.japantimes.co.jp/news/2019/11/13/business/u-s-pork-prices-rise-fatal-pig-disease-cuts-global-meat-supply-tyson-foods-ceo/#.XfH_8uhKjcs, del 13/11/2019.

La domanda cinese di carne, per i motivi già analizzati negli articoli di <omeganews.info>, continua a salire e, per ovviare alla scarsità dei prodotti suini, si sta orientando verso altri tipi di carne, rinnovando in altri settori le perverse dinamiche già sperimentate nel comparto dei maiali. https://www.corriere.it/economia/consumi/19_dicembre_08/i-salumi-2020-saranno-piu-cari-colpa-peste-suina-cina-92b99c5c-19a1-11ea-b52c-4b88648fa942.shtml?refresh_ce-cp, dell’8/12/2019.

L’importanza della filiera suinicola in Cina è tale che la crisi in atto ha rallentato la crescita del PIL cinese nel 2019, determinando così un calo dei rendimenti dei titoli di Stato cinesi. https://www.investireoggi.it/obbligazioni/la-crisi-suina-contagia-il-mercato-obbligazionario-in-cina-tagliati-i-tassi/, del 5/11/2019.

Questi scritti sono un’ulteriore conferma dell’effettiva azione della Omologazione, già anticipata da <omeganews.info>, e la sua influenza sulle politiche interne, commerciali ed estere di potenti nazioni.Una situazione mondiale non positiva, che dimostra nei fatti la correttezza dell’intuizione che informa le analisi geo-economiche del nostro giornale. La dimostrazione che il nostro approccio multidisciplinare all’analisi del sistema economico egemone nel mondo può aiutarci a meglio comprendere l’inquietante realtà dei nostri giorni.

Angelo De Giuli