Rotte Mediterranee, 1 – La Rotta del Corallo

Cagliari, domenica 2 luglio 2017

di Alberto Osti Guerrazzi

0307201701Si è svolto oggi, presso la Manifattura Tabacchi di Cagliari, il quarto e penultimo convegno del primo anno del progetto Rotte Mediterranee, voluto e organizzato dall’Associazione OMeGA, Osservatorio Mediterraneo di Geopolitica e Antropologia con il decisivo supporto della Fondazione di Sardegna e dei circoli cagliaritani Yachting Club Caralis e Ichnusa.

Questo primo anno di Rotte Mediterranee ha come titolo “Lungo le rotte del Corallo”, una rotta antica tra le direttrici che attraversavano il Mediterraneo, frequentata per millenni e attiva fino a pochi decenni or sono; questa era una rotta di scambio tra i banchi di corallo della Sardegna occidentale e della Tunisia, con gli opifici sardi e, ancora, con i mercati di sbocco della Tunisia, ed era percorsa tanto dai cercatori e commercianti di corallo che da altri mercanti.

Dopo i tre convegni preparatori di Roma, il convegno di Cagliari si unisce idealmente al quinto ed ultimo convegno di Tunisi del prossimo giovedì 6 luglio su questa direttrice; a Cagliari OMeGA ed i suoi partner hanno voluto raccontare alcune delle eccellenze agroalimentari della Sardegna, e sottolinearne la valenza come volani di sviluppo economico anche orientato alla sponda sud del Mediterraneo.

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Il convegno è stato aperto dal Presidente di OMeGA, che ha illustrato motivazioni e obiettivi del progetto Rotte Mediterranee, sottolineandone in particolare la valenza quale contributo alla ripresa di un reale dialogo inter-mediterraneo, che attualmente versa in una crisi profonda.

È seguito un intervento del Segretario di OMeGA, Alberto Osti Guerrazzi, sull’importanza culturale, sociale ed economica dell’olivo e dell’olio di oliva nella storia del Mediterraneo.

Il Dr. Guido Sanna, Presidente del Sailing Club Cagliari ma anche gastroenterologo, ha commentato l’intervento di Osti G. in chiave medicale, evidenziando il valore nutrizionale e curativo dell’olio di oliva.

Molto interessante e documentato, nonché illustrato da dati e statistiche di notevole capacità esplicativa, l’intervento del dr. Fulvio Salati, sullo stato attuale dell’acquacultura in Sardegna, purtroppo non particolarmente positivo.

Il dr. Caristu, Presidente del Consorzio regionale del Pecorino Romano, ha raccontato la storia del pecorino e del perché un formaggio prodotto in Sardegna si chiami Romano; il motivo è che ai primi dell’800 molti produttori laziali si trasferirono in Sardegna dove trovarono maggiori e migliori pascoli e ovini. Il dr. Caristu ha poi illustrato la situazione attuale della produzione e dell’export, sicuramente buone, con il 67% della produzione esportato negli  USA. Tra le criticità, i nuovi trattati commerciali, che renderebbero difficili difendere i nostri DOP dalle imitazioni.

Il prof. Orrù ha poi parlato sotto il profilo scientifico e nutritivo della bottarga e della sua produzione in Sardegna.

Il signor Congiu, rappresentante della società Smeralda, ha illustrato l’attività produttiva in campo ittico della medesima, del ventaglio produttivo, delle fonti di approvvigionamento e dei mercati.

0307201703In conclusione il presidente La Rosa ha ringraziato i convenuti invitandoli a condividere le tappe future del progetto “Rotte Mediterranee” e a promuovere sinergie e coproduzione – peraltro in parte esistente – con i nostri vicini, dando loro anche prova tangibile dell’eccellenza dei prodotti. E di questo la ditta “Smeralda” ha anche fornito prova concreta e succulenta al termine dell’odierno convegno.

La Rotta del Corallo si concluderà con il convegno – tavola rotonda di giovedì 6 prossimo a Tunisi, che avrà per tema il dialogo inter-mediterraneo: attuale paralisi e possibilità di rilancio, e si svolgerà presso il locale Istituto Italiano di Cultura.

Alberto Osti Guerrazzi