NOTIZIARIO PERIODICO MEDITERRANEO

Marzo 01÷15, 2015

a cura di   Luigi R. Maccagnani

 

 

Un e-aggiornamento su eventi MENA

Numerosi gli eventi di attualità accaduti in questo periodo nell’area MENA (Middle East and North Africa), ne hanno parlato i media e le agenzie giornalistiche più qualificate, su alcuni offriamo i nostri commenti.

Libia

Skhirat, Marocco. I delegati HoR disertano i colloqui UNSMIL. Nonostante i commenti positivi del mondo politico europeo dopo la prima sessione dell’incontro (6-7 Marzo,  http://www.omeganews.info/?p=2773 ), cui ha fatto seguito la riunione in Algeri (Mogherini, 12-03-2015: “: “The meeting in Algiers has demonstrated the wide support in Libya for the political dialogue. The EU will continue to support the UN on the different tracks of the dialogue process and calls on all parties to work together in order to reach a political agreement which is necessary for putting an end to the deepening political and security crisis in the country”). I Delegati HoR hanno dato seguito alla loro minaccia di non partecipare alle successive riunioni.

Difficile dissentire, da parte nostra, da quanto espresso da Aref Al-Nayed (Ambasciatore Libico in UAE) nel suo editoriale pubblicato su Libya Herald: “La Tirannia della Minoranza”. In effetti, i delegati del “nuovo” GNC non sono legittimati da alcun voto popolare. I più agguerriti di loro, referenti ai Fratelli Mussulmani o al Gruppo Combattenti Islamici e fazioni associate, non hanno mai superato il 10% del consenso, ma ora – forti della milizie armate che li sostengono – sono seduti al tavolo negoziale alla pari, e mentre la LNA (Libya National Army – re HoR) del Generale Haftar ha dichiarato una moratoria sui bombardamenti, la Libya Dawn (Alba Libica re nuovo GNC) ha conquistato ieri una base della milizia di Zintan.

Tobruk. L’europarlamentare Gianluca Buonanno (°), accompagnato da Raffaele Esposito, CC di Siracusa, in Libia si è incontrato con esponenti del Governo HoR in Tobruk e Beida, elementi di discussione sembrerebbero:

  • la situazione generale in Libia,
  • l’embargo sulle armi che impedisce alle forze regolari di combattere lo Stato Islamico,
  • il terrorismo e le “entità illegali” (con riferimento ai Fratelli Mussulmani?),
  • le elazioni Libia-EU,
  • i possibili interventi EU in aiuto della Libia.

Buonanno ha anche incontrato il Generale Haftar, recentemente nominato comandante in capo della LNA (Libyan National Army – referente a HoR)

(°) Gianluca Buonanno, Borgosesia (VC) 1966. Deputato all’Europarlamento dal 2014. Giovanissimo si iscrive al MSI-DN e già a 24 anni inizia la sua carriera politica nelle amministrazioni locali, sindaco a Serravalle Sesia per due mandati (1993-2001), nel 2002 entra in Lega Nord (sindaco di Varallo), nel 2008 viene eletto alla Camera (Lega Nord), nel 2014 entra nel Parlamento Europeo lasciando contestualmente la Camera. Notabili i suoi atteggiamenti coloriti e provocatori.

 

Tunisia

Gilles De Kerchove, Coordinatore dell’Anti-Terrorismo Europeo, e Stephan Auer, Direttore della sezione di Relazioni Multilaterali del Parlamento Europeo, hanno visitato la Tunisia a inizio Marzo per concordare azioni atte a consolidare la cooperazione EU-Tunisia nel combattere il terrorismo ed esplorare azioni concrete di collaborazione.

Da parte Tunisina hanno partecipato alla discussione il primo Ministro Habib Essid, i Ministri Esteri, Interni, Giustizia, Difesa ed il Presidente del Parlamento.

Affrontato, oltre al tema della situazione in Libia, il problema di una possibile radicalizzazione delle fasce estremiste Tunisine e possibili azioni di prevenzione, poi il problema di un flusso verso l’ISIS, ma anche della riabilitazione di possibili ritorni di questi “foreign fighters” (il Centro Internazionale per lo Studio della Radicalizzazione e della Violenza Politica ha stimato che più di millecinquecento giovani Tunisini si sono uniti all’ISIS).

Egitto

Sharm El Sheik, 13-15 Marzo: Egypt Economic Development Conference (EEDC). La conferenza, che ha visto la partecipazione di numerosi alti funzionari internazionali, tra cui il Presidente del Consiglio Italiano e l’Alto Commissario per la politica Esstera Mogherini, è stata inaugurata dal Presidente Egiziano, Gen. Al-SiSi che, oltre ad introdurre lo scopo della conferenza, ha presentato il programma di sviluppo economico di medio termine ed anticipato il piano di riforme che il Paese sta introducendo, riforme che, oltre a favorire un miglioramento del welfare, potranno attirare investimenti internazionali. Chiaro, secondo noi, il tentativo dell’Egitto di consolidarsi, con la Conferenza, nel ruolo di negoziatore e di elemento di stabilità politica ed economica negli equilibri regionali.

Da segnalare, a margine della Conferenza, l’incontro tra Federica Mogherini ed i rappresentanti Egiziani e Regionali per discutere dei problemi di sicurezza ed in particolare della situazione in Libia. E’ ancora vivo in noi il ricordo dei recenti attacchi terroristici nel Nord del Sinai (25 morti, circa 40 feriti) ed i ventuno Egiziani decapitati dall’IS in Cirenaica. E tutto ciò ha senz’altro ispirato e guidato i colloqui dell’Alto Rappresentante europeo.

Algeria

“Come il movimento Salafista abbia potuto mettere radici in Algeria

Interessante articolo di Amel Blidi pubblicato su El Watan del 12 Marzo (http://www.elwatan.com/hebdo/magazine/comment-la-mouvance-salafiste-s-est-enracinee-en-algerie-12-03-2015-289604_265.php ).Nell’articolo l’autrice discute come il movimento sia cambiato nel tempo radicalizzandosi sempre più e – contrariamente al passato, quando si pensava che non avrebbe potuto avere seguito nei Paesi del Magreb perché contrario alle tradizioni locali, trova ora terreno fertile per stabilirsi nella società Algerina: “barba-camicione e abito-cravatta fanno ora parte del paesaggio urbano”.

Per inciso, l’argomento era già stato oggetto di attenta analisi da parte del Centro Studi Strategici dell’Università di Amman, Giordania, e ne ha commentato nel suo blog la Dottoressa Arianna Barilaro, Università La Sapienza di Roma (http://www.bloglobal.net/2013/08/le-trasformazioni-del-movimento-salafita-implicazioni-future-e-ruolo-politico.html).

 

Islamic State

Si segnala un’intervista alla Dottoressa Louise Shelley, Direttrice del Centro Studi sul Terrorismo e Crimini e Corruzione Transnazionali dell’Università George Mason, uno dei maggiori centri di ricerca degli Stati Uniti, pubblicata dal Der Spiegel Magazine e ripresa dall’International New York Times nel Gennaio scorso, con titolo “Islamic State Is a Diversified Criminal Operation” (http://www.iht.com/2015/01/07/islamic-state-is-a-diversified-criminal-operation/)

Nell’intervista la Dottoressa Shelley offre un quadro su come lo Stato Islamico si auto-finanzi principalmente con il contrabbando, la droga, ma soprattutto con il petrolio, con l’implicazione che qualcuno lo deve pure comperare.

Libri segnalati:

  • Maurizio Molinari

Il Califfato del Terrore

Perche’ lo Stato Islamico minaccia l’Occidente

Rizzoli, 2015

  • Domenico Quirico

Il Grande Califfato

Neri Pozza – I Colibri, 2015

  • Filippo Gaja

Le Frontiere Maledette del Medio Oriente

Maquis Editore, 1991

Luigi R. Maccagnani

15 marzo 2015